lunedì 5 dicembre 2016

Recensione su "Four Ticino" del 5 dicembre





Tornano le avventure dei Pirin in questo secondo volume dell’omonima saga. Ritroviamo l’avveduto e sagace re Helewen e la sua amata, l’intraprendente e idealista Hairam, alle prese con problemi epocali. Siamo negli anni che segneranno una svolta decisiva nella storia del continente di Gaimat. Al centro della vicenda, la ricerca della misteriosa Incudine di Elpur, unico oggetto su cui sembra possibile riforgiare la sacra Corona del Re del Mondo. In questo quadro, le imprese dei singoli personaggi e le vicende collettive dei popoli diventeranno il riflesso di sentimenti e stati d’animo delineati in forma allegorica, come avveniva nei grandi poemi epici dell’antichità. Molti anelli oscuri della trama acquisiranno via via un senso, mentre sorgeranno nuove domande alle quali, per il momento, non potremo dare risposta (in attesa del terzo volume conclusivo). Troveranno così una coerenza eventi apparentemente distanti tra loro sia nel tempo che nello spazio, come ennesima dimostrazione che tutto risponde al preciso disegno del Fato cui solo gli occhi dei Numi hanno accesso. Tutto ruota intorno all’enigma della corona spezzata, mistero millenario che aspetta di trovare una soluzione alla fine dei tempi. Cosa rappresentano i frammenti di quel misero cerchio di metallo arrugginito, destinato a diventare il più potente dei diademi regali? In essi sembrano essere racchiusi il bene e il male del mondo, la rovina e la rinascita, le lacrime e i sorrisi dei mortali. Oscuri e ambigui auspici gravano anche sulla progenie della coppia regale di Lothriel: i figli della profezia porteranno su di sé grandi anatemi e benedizioni. Dalle loro scelte, dalle strade che imboccheranno, dipenderanno le sorti di molti. Brocchi racconta il delicato e complesso intrigo con uno stile che spazia dal fiabesco al mistico, dall’avventuroso al poetico, toccando talvolta in modo incredibilmente ravvicinato il vissuto psicologico dei personaggi. Coraggio, amore, fiducia, tradimento, gelosia, furbizia, inganno, saggezza, si mescolano in un mosaico dalle tinte variegate, capace di avvincere il lettore per le 600 pagine di cui si compone questo epic fantasy nostrano. Ricordiamo che sulla scia della saga vedrà presto la luce un videogame, curato dallo stesso autore in collaborazione con gli sviluppatori ticinesi della Stelex Software. Un’avventura punta e clicca intitolata “Eselmir e i cinque doni magici”, che rappresenterà un imperdibile spin-off per addentrarsi ancor più in profondità, tra nuovi personaggi e colpi di scena. 

Nessun commento:

Posta un commento